Le storiche

Baccalà

(1950-1976)

Gaetano Santaniello:un"uomo semplice",un "padre esemplare".E' questo il messaggio che hanno voluto consegnare ala città Paolino e Lina nell'annunciare la morte del loro caro padre.I nipoti hanno voluto,invece,ricordare a tutti che il nonno è stato un nonno un po' speciale perchè personaggio della festa dei "Gigli",quella del tempo passato,e si sono limitati a riportare un delicato verso di Mario Patanella:"appena Baccalà fa nu signale 'o giglio na palomma tale e qualle" Come una piuma il giglio vola.sono stati riduttivi al popolo gigliante,al popolo paoliniano,al popolo nolano avrebbero dovuto dire:"E' morto "Aitano 'e Baccalà",il capoparanza,e con lui si è spento l'ultimo dei grandi.Ma chi era veramente Gaetano Santaniello nella fetsa,NELLA VERA FESTA DEI GIGLI?Aitano 'e baccalà apparteneva a quella ristretta schiera di capoparanza nolani che hanno scritto la storia,la vera storia dei gigli di Nola.Erede di una famiglia,i"Santaniello",Aitano fu per prima volta capoparanza nel 1952 per il giglio del Salumiere.In quel debutto dimostrò una grande maestria e una grande personalità.Anche se ancora giovane si fece valere e si distinse dando spettacolo per le strade cittadine e la paranza si esaltò sotto il suo comando esguendo innumerevoli girate che sbalordirono gli sguardi increduli del popolo.Fece capire così di aver appreso bene l'arte del comandare da suo padre "Paolino 'e baccalà",ma aggiunse di suo la personalità e lo scettro del "re",il mitico bastone,e quella caratteristica voce che lo distingueva da tutti gli altri "capiparana" ese me lo consentite,anche un pizzico di spavalderia.
Maestoso,imponentesi ergeva come un condottiero davanti al giglio e con susseguirsi di movimenti delle sue ampie braccia seguiva il ritmo della canzone e dava la cadenza giusta ai collatori arrivando ad un sicronismo perfetto "fanfara-paranza",culminando con l'alzata del giglio senza sbavature e senza oscillazione.Un "ssò" che era una meraviglia il giglio volava.Aitano 'e baccalà aveva dal suo carisma tutto personale che faceva subito presa sui cullaturi,sia nolani che furastieri.Le grandi paranza di allora,bruscianese,barrese,pendevano dai suoi comandi,la stessa paranza la tenne a battesimoproprio lui nel 1956,così come tenne a battesimo la paranza di "Giacomo o'citrulo" e la paranza di "Biaglio Castagnini".Erano altri tempi c'erano altri uomini...Ricordiamolo così un grande capoparanza IL CAPOPARANZA

Leone

Nascita: 1969

Capo paranza: Erasmo Leone

Per un ventennio e' stato il simbolo di competenza,  forza e serietà. E' un mito che ancora oggi resiste, E' considerato il più grande degli ultimi trenta anni di storia. Il fascino delle sue spallette in piazza o delle millimetriche girate fanno ancora grande eco tra gli addetti ai lavori.
Le sue processioni nonostante le fortissime spinte competitive si distinguevano per serietà, senza spingere oltre il giusto limite gli innumerevoli sforzi della sua paranza.
Nel 1984 nasce la paranza Amici di Leone, visto il suo prematuro e volontario ritiro dalla scena , comunque fino al 1989 resta fianco a fianco ai suoi fidatissimi amici.
Anno Giglio

Cantanti

Fanfara
1990 FABBRO F.Di Palma - G.Di Maio di Antonio De Martino
1989 PANETTIERE F.Di Palma - G.Di Maio di Antonio De Martino
1988 BETTOLIERE R.Caccavale di Gaetano Cassese
1987 ORTOLANO R.Caccavale di Gaetano Cassese
1985 PANETTIERE    
1984 ORTOLANO    
1980 FABBRO P.Manzella di Pasquale Borriello
1979 SALUMIERE    
1978 PANETTIERE V.Parisi  
1977 BETTOLIERE V.Parisi di Pasquale Borriello
1976 PANETTIERE V.Parisi di Pasquale Borriello
1975 FABBRO V.Parisi di Pasquale Borriello
1974 CALZOLAIO    
1973 SARTO    
1972 ORTOLANO    
1971 SARTO V.Parisi - G.Carosone  
1970 BETTOLIERE    
1969 ORTOLANO    

Fraulillo

Nascita:1946

Capo paranza: Antonio Iorio

1946 : giglio del bettoliere

1947 : giglio del bettoliere

1948 : giglio del beccaio

1949 : giglio del calzolaio

1950 : giglio del calzolaio

1952 : giglio dell' ortolano

1953 : giglio del panettiere

1954 : giglio del calzolaio

1955 : giglio del salumiere

1956 : giglio del salumiere

1957 : giglio del sarto

1958 : giglio del salumiere

1960 : giglio del salumiere

1962 : giglio del bettoliere

1967 : giglio del fabbro

1968 : giglio del beccaio

1969 : giglio del fabbro

1974 : giglio del salumiere        

E' stato uno dei più grandi capi paranza del dopo guerra. Per oltre un ventennio ha dominato la scena. Mitiche sono state le sfide con Giovanni o' barbiere, lotte combattute con cuore di vero nolano. Grande era la sua competenza, sicuro era il comando. Ricordiamo quando nel 1958, fu il capo paranza del giglio del salumiere, il cui maestro di festa fu il Dott. Giacomo Imbroda, il sindaco di Nola. Un onore che fu affidato a lui, rappresentante del popolo ... rappresentante della forza del popolo Nolano!.

Giovanni Guida (O'barbiere)

Giovanni Guida, ò' barbiere. (1911-1971)

 

1948 : giglio dell' ortolano* 1950 : giglio del salumiere*

1951 : giglio dell' ortolano

1952 : giglio del calzolaio

1953 : giglio del sarto *

1954 : giglio del panettiere*

1955 : giglio del bettoliere*

1956 : giglio del panettiere*

1957 : giglio del fabbro*

1958 : giglio del panettiere

1960 : giglio del fabbro

1961 : giglio del fabbro

1963 : giglio del salumiere

1965 : giglio del calzolaio

1967 : giglio del panettere

Cresciuto come capo paranza, fianco a fianco ad un altro pilastro della festa dei gigli :Alfonso Vitale detto mast’ Affonzo. Infatti i primi anni, appaiono insieme inseparabilmente al comando della loro fidatissima paranza.

Giuvann o’ barbiere, come veniva comunemente chiamato, era amato e voluto bene dai propri cullatori per le grandi doti di semplicità, umanità e simpatia. La domenica della festa, riusciva ad ottenere tutto dai propri uomini , dando vita alle indimenticabili sfide soprattutto con totonno e' fraulillo. Fu un dualismo quello con Fraulillo che divise il popolo nolano in due fazioni, un po’ quello che era successo in ambito sportivo con Bartali e Coppi.  


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